La storia

 

Logo_Festival_Liszt_Albano

Le Settimane musicali lisztiane di Albano sono  state ideate nel 1986 dal musicista Maurizio D’Alessandro per ricordare il rapporto che Franz Liszt ebbe con Albano (Castelli Romani) già a partire dal suo primo viaggio in Italia nel 1839, rapporto che venne intensificato successivamente dagli anni sessanta dell’Ottocento quando il compositore e pianista ungherese prese residenza a Roma. Come ben sappiamo successivamente alla presa degli ordini minori da parte di Liszt il Capitolo della Cattedrale di Albano lo nominò Canonico Onorario nel 1879.

Il primo concerto che pertanto ha avuto lo scopo di ricordare questa illustre presenza ad Albano venne tenuto nel 1986 dal pianista ungherese Csaba Kiraly e per l’occasione si tenne anche una mostra documentaria in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria in Roma.

Una serie di vicissitudini hanno fatto si che il ciclo dei concerti lisztiani subisse delle interruzioni, fino a quando l’Associazione Amici della Musica Cesare De Sanctis di Albano sotto la spinta propulsiva  e la guida artistica di Maurizio D’Alessandro ha pianificato un progetto vòlto alla realizzazione sistematica di concerti incentrati su Liszt e intorno al cosmo Liszt. L’associazione  Amici della Musica Cesare De Sanctis per le attività concertistiche e di ricerca nondimeno che per la continuità,  è ritenuta la più autorevole nell’area dei Castelli Romani.

Il Festival si tiene tra ottobre e novembre.  I luoghi in cui concerti sono stati eseguiti sono per così dire i luoghi effettivamente frequentati da Liszt ad Albano, ovvero Palazzo Lercari (Palazzo Vescovile) e la Chiesa Cattedrale di S.Pancrazio.

Recentemente le Settimane musicali lisztiane hanno assunto la denominazione di Franz Liszt Festival Settimane musicali lisztiane. Da qualche anno, inoltre, al fine di dare risalto ai luoghi lisztiani intorno a Roma, il festival svolge i suoi concerti oltre che ad Albano anche a Tivoli e Castel Gandolfo.

Il livello raggiunto dal Festival, per gradiente di pubblico sempre più numeroso e di critica, è tale da porlo come uno dei più qualificati festival dedicati nonché uno dei pochissimi in Italia e apprezzato anche all’estero essendo per questo citato nel convegno internazionale di Stutgart (Germania) nel 2007 e Sopron (Ungheria) nel 2008 e a Parigi (2009). La Radio Vaticana vi ha dedicato due trasmissioni speciali proprio in queste ultime edizioni. Nel 2013, a Bologna,  è stato inserito nelle Giornate Europee del Patrimonio. 

Nel 2011 il Consiglio Comunale di Albano istituzionalizza la manifestazione  riconoscendola  come manifestazione di interesse cittadino.

Il Franz Liszt Festival di Albano è entrato a fare parte del Comitato Italiano per il Bicentenario Lisztiano per il 2011, ed è partner del Franz  Liszt Gesellschatf Eschweiler (Germania). Nel 2013 su indicazione dell'Ambasciata Ungherese è stato inserito fra le attvità di eccellenza nell'ambito dell'Anno Culturale Ungheria - Italia 2013. 

Nel 2013 viene pubblicato il volume Nel cosmo di Franz Liszt con tutti gli atti dei Convegni internazionali di studi che si sono tenuti ad Albano nel nome di Liszt.

Nel 2017 viene pubblicato il volume antologico sul Festival Liszt e presentato il primo video mai realizzato su Liszt ad Albano e il suo festival e riproposta la Messa annuale in suffragio di Liszt voluta dal compositore già dal 1887.

Il festival beneficia  da tempo del patrocinio e della collaborazione dell’Accademia d’Ungheria in Roma, nonché di quella con la Fondazione Istituto Liszt di Bologna, con il Museo Liszt di Budapest e con la Cattedra di Estetica e filosofia della musica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, oltre naturalmente  alla stretta  collaborazione e contributo dei Comuni di Albano, Castel  Gandolfo e Tivoli e alla collaborazione della Diocesi di Albano.

Nel 2018 il festival partecipa su invito  dell IRMUS Centro di Ricerche Musicologiche Francese al Forum Europeo di Chateauroux sulle realtà lisztiane in Europa enello stesso anno viene scelto dalla commissione cultura del Mibact quale manifestazione rappresentativa per l'Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Nel 2019 viene posta una epigrafe che ricorda la presenza di Liszt a Palazzo Lercari. Sempre nel 2019 viene pubblicato il libro Franz Liszt negli anni romani e nell'Albano dell'800. Nel 2021 il festival diventa partner dello Cziffra Festival di Budapest.


Il Festival è stato realizzato anche con il contributo della Regione Lazio e con il patrocinio della Provincia di Roma.